Una nuova grande opera dell’ingegneria strutturale francese e della tecnologia idraulica ispano-americana.

Viadotto Millau, Francia: il ponte più alto del mondo

 



 Il ponte più alto del mondo
Nel giugno dello scorso anno è stato assegnato alla Enerpac (tecnologia idraulica) il contratto per la fornitura del sistema idraulico per il sollevamento dei piloni temporanei e del posizionamento del tavolato del ponte del Progetto del Viadotto di Millau. Oggi i lavori sono in piena esecuzione e la storia viene scritta mentre parliamo: il ponte più alto del mondo è in costruzione.

Gli studi relativi al Viadotto Millau erano iniziati già nel 1988, con l’obbiettivo di porre termine alla congestione dell’A75, l’autostrada che collega Parigi a Barcellona.


Route
 

Dopo aver considerato diverse varianti stradali, il 28 giugno 1989 il CETE (Centro studi per l’attrezzatura tecnica 1) di Aix-en-Provence aveva selezionato la variante “di mezzo” che passava all’est di Millau sul fiume Tarn. Questa 'soluzione elevata', comprendeva un grande viadotto, che ‘sorvolava’ la valle del Tarn senza scendere in basso ed evitando in tal modo la necessità di una galleria. Questa è stata l’opzione preferita a partire dal 1991, dato che influiva appena sull’ambiente e garantiva una miglior sicurezza rispetto all’altra variante. Gli studi dettagliati cominciarono nel 1993 e nel 1994 fu indetta una gara d’appalto ristretta, a cui parteciparono cinque squadre di architetti: la vincitrice risultò la soluzione proposta dal gruppo che comprendeva le società d’ingegneria francesi Sogelerg, EEG, SERF e Foster, nel 1996.

Dal progetto alla costruzione

Il progetto Foster, impressionante per la sua estetica e la sua dimensione, non era proprio facile da costruire senza affrontare le difficoltà inerenti ai costi. Supportato da due imposte d’arco e da sette piloni, esso infatti sorvola i 2460 m di larghezza della valle del Tarn ad un’altezza centrale di 245 m, con campate di 204 m tra le imposte ed i primi e gli ultimi piloni e campate di 342 m tra i piloni restanti, la cui altezza varia tra i 70 m del primo e i 340 m del terzo pilone. La struttura è multi-supportata, con rinforzi verticali cavi di cemento a forma di diapason che sostengono le due carreggiate a partire dal centro. Tali carreggiate presentano una larghezza totale di 27,35 m, sufficienti per tre corsie per ogni ordine di marcia (di cui soltanto due verranno messe in servizio all’inizio) e spallette rigide da ambo i lati.


Dal punto di vista dei guidatori, il viadotto presenta un lieve declivio (3,035 % da nord a sud) e una curva dolce (raggio: 20.000 m). Si eleva a 270 m sopra il livello del terreno al centro, ma il pilone centrale, con i suoi supporti, supera i 340 m d’altezza, il che significa che è più alto del 14 % rispetto alla torre Eiffel. Erano stati analizzati due tipi di tavolato, in cemento e in acciaio, ed è stato prescelto quest’ultimo tipo, dato che si presta a una struttura più sottile, la quale garantisce non soltanto una miglior estetica (il tavolato in cemento avrebbe richiesto uno spessore di 4,6 m), ma anche una maggior sicurezza, sia durante il periodo di costruzione sia per il servizio operativo.

27.000 metri cubi di cemento, 19.000 tonnellate di acciaio per l’armamento del cemento e 5.000 tonnellate di acciaio di rinforzo per cavi e ricoprimenti rappresentano le esigenze della costruzione. Si è deciso di utilizzare il cemento ad alte specifiche B60 per i piloni e le chiusure di forma variabile delle parti metalliche ad autopresa.

Una volta resa la decisione della configurazione finale dei lavori, in data 9 luglio 1996, restava da determinare l’esecutore e il modo di conduzione dei lavori. Parecchie società avevano partecipato alla gara indetta per la concessione, ma il Dipartimento francese dei trasporti e lavori pubblici ha selezionato alla fine il Gruppo di lavori pubblici Eiffage (terzo come dimensione in Francia e quinto in Europa), che ha creato per questa specifica operazione una società apposita, la Compagnia Eiffage del Viadotto di Millau. A questa impresa fu elargita una concessione operativa di una durata di 75 anni come contropartita per il finanziamento dei lavori, il cui costo venne stimato (al momento dell’inizio dei lavori di costruzione) a € 300.000.000, a cui dovevano essere aggiunti altri € 20.000.000 per i caselli di pedaggio posti 6 km più a nord.


Sette pilono intermedi temporanei sono richiesti in posizione tra i piloni definitivi per poter ‘lanciare’ l’estensione del tavolato

 

 

Il progetto era stato concepito per resistere alle più estreme condizioni sismiche e metereologiche, e la sua operatività senza incidenti è garantita per almeno 120 anni. I maggiori problemi costruttivi erano rappresentati dall’edificazione del tavolato, di una massa di 36.000 tonnellate e che doveva essere esteso in avanti a partire da ambedue le estremità del ponte. Gli elementi saranno prefabbricati nei siti di Eiffel, Lauterbourg e Fos-sur-Mer, e per tale operazione di spinta si utilizzerà un gruppo di 64 martinetti idraulici. Il 'lavoro' imposto da ciascuna delle sei campate centrali, di 342 m, ha reso necessaria l’installazione di cinque piloni temporanei,la cui costruzione è stata affidata alla filiale spagnola della società Enerpac.

Sistema idraulico di sollevamento dei piloni temporanei intermedi

Durante la progettazione del Viadotto diMillau, Eiffel, una società sussidiaria del Gruppo Eiffage, specialista in costruzioni metalliche, aveva stimato che fossero richiesti sette piloni intermedi temporanei posizionati tra i piloni definitivi per poter  'lanciare' il tavolato durante la costruzione. Due dei piloni temporanei, alle estermità della struttura, saranno installati direttamente grazie a una gru, data la loro ridotta altezza rispettivamente di 20 m e 12 m, ma l’elevazione dei restanti 5 piloni andava da 87,5 m a 163,7 m. Per questo scopo, per il sollevamento dei piloni temporanei è stato ideato un sistema telescopico, di cui la parte idraulica verrà eseguita dalla filiale spagnola della società Enerpac.

Una volta innalzato il pilone, il macchinario che comprende il sistema idraulico viene smontato e trasferito alla posizione d’installazione del pilone successivo.

www.viaducdemillau..com

www.enerpac.it