Sono stati necessari 78 sostegni provvisori per sostenere il soffitto del nido di uccello durante la costruzione.
Quando gli architetti svizzeri Herzog & Meuron hanno presentato il progetto dello stadio alla giuria cinese, hanno paragonato il loro disegno ad un nido di uccello. La proposta ha suscitato grande entusiasmo e così i due architetti svizzeri si sono aggiudicati il contratto per la realizzazione dello stadio. Forse in analogia con le tradizioni cinesi, infatti in Cina un nido di uccello è molto costoso e si crede sia un cibo estremamente sano, da consumarsi in occasioni molto speciali.
Durante la costruzione, la travatura reticolare in acciaio del soffitto del nuovo stadio era sostenuta da 78 pile di sostegno provvisorie in acciaio. Per una maggiore stabilità, i giganteschi ‘ramoscelli’ componenti il nido sono stati saldati ai sostegni. Al termine della costruzione del nido, e prima di procedere allo smantellamento dei sostegni che reggevano lo scheletro del nido, i ‘ramoscelli’ sono stati staccati dalle pile.
Se si fosse proceduto ai lavori seguendo i metodi adottati in molti Paesi occidentali, per il sollevamento si sarebbero dovute affittare delle gru, mentre per le saldature delle 78 pile di sostegno si sarebbero dovuti impiegare diversi saldatori. L’affitto delle gru, per diversi giorni, in Cina, necessarie al sollevamento degli oltre 800 quintali della struttura, sarebbe stato troppo costoso. Occorreva trovare una soluzione intelligente ed economica, ma che allo stesso tempo rispettasse i requisiti essenziali di sicurezza, controllo, stabilità. A questo proposito è stata consultata Enerpac, azienda conosciuta in tutto il mondo per le numerose applicazioni idrauliche complesse, ed in Cina, in particolare, conosciuta per le soluzioni idrauliche di movimento di soffitti mobili (lo stadio di NanTong) e di strutture mobili (la sala concerti di Shanghai).
Separazione dei ‘ramoscelli’ dalla struttura di sostegno provvisoria.
Lo smantellamento della struttura di sostegno provvisoria consiste nel sollevamento sincronizzato e completamente controllato della struttura, nel taglio delle saldature, e successivamente nel sollevamento e abbassamento sincronizzato a stadi per la rimozione delle piastre di livellamento, di 50mm di spessore, impiegate durante la costruzione. Il sistema oleodinamico controllato da computer rappresenta la soluzione perfetta per questi tipi di applicazioni. Enerpac si è aggiudicata l’incarico per il sollevamento ed abbassamento a stadi del soffitto.
La struttura reticolare di 45.00 tonnellate in acciaio è quasi completata.
L’intera configurazione comprendente il computer centrale, i controller satellitari, i 156 cilindri a doppio effetto ad alta pressione e le 55 centraline idrauliche a comando elettronico è stata progettata e personalizzata da ENERPAC. Per rendere le operazioni più sicure ed accurate, e per un maggior controllo, sono state integrate valvole multifunzionali, sensori di carico, sensori di spostamento ed un sistema digitale di feedback.
La struttura del nido di uccello basata su tre griglie: una griglia più esterna, una griglia centrale ed una griglia interna. Ogni griglia è sorretta da pile di sostegno: 24 per la griglia più esterna, 24 per quella centrale, 30 per la griglia interna. Per motivi legati al caricamento, al controllo ed all’accuratezza, i 78 punti di sostegno ed i sistemi idraulici sono stati suddivisi in 10 zone, tutte gestite da un proprio controller satellitare. Per l’operazione di sollevamento a stadi, per ogni pila di sostegno sono stati impiegati 2 cilindri a doppio effetto 150 tonnellate. Per un controllo completo dell’operazione di sollevamento ed abbassamento, sono stati programmati nel computer centrale tutti i dati relativi al caricamento ed allo spostamento. Durante il processo di sollevamento a stadi, il nido di uccello è stato sorretto alternativamente da cilindri idraulici e da piastre di livellamento.
Sistemi idraulici Enerpac su ognuna delle 30 pile della griglia interna.
Lo scorso anno, nel mese di novembre, la costruzione dell’anima in acciaio dello stadio di 45.000 tonnellate è stata separata con successo dalle pile provvisorie e da allora il nido di uccello si regge sulle proprie “gambe”.